Nella foto il Ponte delle Streghe o Ponte delle Janare, che sorge sul Torrente delle Janare nei pressi di San Lupo (seconda foto). Ci passo spesso in bici perché amo molto visitare questi luoghi, hanno un mix di natura, bellezza, armonia, colori e profumi insuperabile.
Il nome del ponte e del torrente derivano da leggende medioevali, le quali raccontano che dopo una notte di sfrenati riti sabbatici, fu trovata in quei luoghi una bambina appena nata. La bambina, frutto dell’unione amorosa tra un diavolo e una strega, fu tratta in salvo dagli abitanti del luogo e venne adottata da una coppia che non aveva figli. Crescendo, divenne una fanciulla bellissima, e trascorreva il tempo portando le pecorelle al pascolo nel bosco. Un giorno, mentre le sue pecore pascolavano, la fanciulla faceva un bagno nell’acqua fresca del torrente, e attirò l’attenzione di un nobiluomo che arrivava da Limata, il primo centro abitato della vicina cittadina di San Lorenzo Maggiore.
Questi si innamorò perdutamente della bella fanciulla, ma l’amore non era corrisposto, e per vendicarsi, il giovane sparse la voce di averla veduta compiere pratiche e riti in compagnia del diavolo. La gente, impressionata e spaventata, decise di affogare la ragazza nell’acqua del torrente, mentre pascolava le pecore, gettandola dal ponte. Nel torrente si formò un vortice che risucchiò velocemente la povera ragazza giù in profondità, e il corpo non fu mai più ritrovato.
Dopo un po’ di tempo dall’accaduto, molti giurarono di aver visto il fantasma di una ragazza nuda che danzava sulle rocce del torrente e tuffarsi nel momento in cui qualcuno avesse tentato di avvicinarla.
Anni dopo un giovane, discendente dalla famiglia del signore di Limata, fu attratto da quella apparizione e una notte, vedendo la ragazza tuffarsi, la seguì. Il suo corpo non fu mai ritrovato.